Diamante stellato Neochmia ruficauda
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Description
Misura fra i 10 ed i 12,5 cm dilunghezza, coda compresa. A parità d’età , i sessi hanno taglia simile, ma gli uccelli della sottospecie subclarescens appaiono di taglia leggermente superiore rispetto alle altre due.
La colorazione è bruno-grigiastra su gola, petto, nuca, dorso, ali e codione, con presenza di maculature ovali o semicircolari bianche su guance, collo, gola, petto e fianchi (dove esse sono particolarmente estese), mentre il ventre è bianco-grigiastro e la coda di colore grigio-violaceo; sulla faccia è presente una mascherina di colore rosso cremisi che si estende fino a vertice, gola e guance ed è più estesa nel maschio (ed in particolare nei maschi anziani, in quanto pare che la sua estensione aumenti con l’età ) rispetto alla femmina, dove essa può ridursi ad una semplice banda che dal becco arriva all’occhio. Il becco è rosso corallo, gli occhi sono rossi con anello perioculare glabro e dello stesso colore, le zampe sono di colore giallo-arancio.
Sesso:
Habitat:
La specie nel suo complesso è attualmente diffusa lungo tutta la fascia costiera settentrionale dell’Australia, dal Pilbara alla penisola di Capo York; un tempo una popolazione (rappresentata dalla sottospecie nominale) era diffusa anche nella porzione centro-orientale dell’isola, fra il Queensland sud-orientale ed il Nuovo Galles del Sud nord-orientale.
L’habitat del diamante codarossa è costituito dalle aree secche erbose e cespugliose, con prevalenza di savana e presenza di alberi sparsi oltre che di fonti d’acqua dolce permanenti.
Alimentazione:Si tratta di una specie prevalentemente granivora, che si nutre perlopiù di piccoli semi che spezza col forte becco, prediligendo quelli ancora immaturi o quelli appena germogliati; non disdegna tuttavia di integrare la propria dieta con piccoli insetti volanti, come le termiti che sciamano numerose in determinati periodi dell’anno.
Paese di origine:
Riproduzione:
Il periodo riproduttivo di questa specie coincide con la stagione piovosa dell’emisfero australe e va all’incirca da settembre a febbraio.
Durante il corteggiamento il maschio esegue nei pressi della femmina una caratteristica serie di movimenti che comprende l’arruffamento delle penne della testa e del petto e l’esecuzione ripetuta di scatti in avanti della testa e di inchini (atti a mostrare alla possibile partner la vivace colorazione rossa della testa), il tutto eseguito tenendo nel becco una pagliuzza od uno stelo d’erba ed accompagnato dal canto; se e quando la femmina è pronta per l’accoppiamento, si accovaccia spostando lateralmente la coda.
Entrambi i sessi collaborano nella costruzione del nido, che ha una forma sferica e si compone di fili d’erba ed altro materiale intrecciato e foderato internamente con piume; il nido viene ubicato nell’erba alta o nel folto della vegetazione, ad un’altezza compresa fra 1 e 6 metri.
All’interno del nido vengono deposte da 3 a 7 uova biancastre, che è soprattutto la femmina a covare durante il giorno, mentre durante la notte esse vengono incubate da ambedue i sessi che si riuniscono nel nido per riposare. La cova dura circa due settimane, ed i nidiacei (ciechi ed implumi alla nascita) vengono imbeccati da ambedue i genitori per 21-25 giorni, dopodiché sono pronti per l’involo; tuttavia, essi tendono a rimanere nei pressi del nido per un altro mese, durante il quale vengono imbeccati sempre più raramente dai genitori.