Pollo sultano Porphyrio porphyrio
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Description
Il pollo sultano comune è un Rallide piuttosto grande e
tozzo, lungo 38–50 cm e con un’apertura alare che varia dai 70–86 cm
(in P. p. melanotus e P. p. bellus) ai 90–100 cm
(in P. p. porphyrio).
Ha un grosso becco triangolare di colore rosso
sormontato da uno scudo frontale dello stesso colore, zampe di colore variabile
dal rosso al rosso-rosato con dita lunghe e sottili, e iride rossa.
La colorazione del piumaggio è molto variabile; la
maggior parte delle sottospecie presenta una colorazione di colore blu scuro,
viola o indaco su testa e corpo, con dorso e ali nerastri o verdognoli; alcune
razze hanno i lati della testa, la parte anteriore del collo e quella superiore
del petto di colore celeste; tutte le sottospecie, comunque, hanno le piume del
sottocoda bianche. I sessi sono simili; le femmine sono più piccole, e hanno
inoltre scudi frontali meno pronunciati.
Il peso varia da una sottospecie all’altra, ma generalmente
i maschi pesano 720-1000 g e le femmine 520-870 g.
Le 12 sottospecie si differenziano per il piumaggio e le
dimensioni, e possono essere suddivise in cinque gruppi. Al
gruppo porphyrioappartiene la sola sottospecie nominale, diffusa attorno
al Mediterraneo occidentale in Europa e Nordafrica;
essa presenta regioni superiori e ali di colore blu-viola scuro.
Al gruppo poliocephalus appartengono tre
sottospecie, il cui areale si estende dalle rive del Caspio, attraverso
il subcontinente indiano, fino alla Thailandia settentrionale,
alle Nicobare e alle regioni settentrionali di Sumatra; esse
presentano gola, parte superiore del petto, lati della testa, regione scapolare
e ali di colore celeste, dorso blu scuro e testa di colore grigio-argento; le
dimensioni di queste sottospecie diminuiscono spostandosi verso sud-est: di
esse la più grande è, quindi, P. p. caspius, e la più piccola P. p.
poliocephalus. Il gruppo indicus comprende due sottospecie, stanziate
nel Sud-est asiatico e nelle Grandi Isole della Sonda; queste
due sono caratterizzate da uno scudo frontale di grandi dimensioni, da regioni
superiori e ali di colore nero con riflessi verdi (meno pronunciati in P.
p. indicus) e gola e petto di colore verde-turchese o celeste; i lati della
testa sono nerastri in P. p. indicus e celesti in P. p. viridis.
Al gruppo pulverulentus appartiene un’unica
sottospecie, presente solamente nelleFilippine, caratterizzata da dorso di
colore castano-oliva e dal resto del corpo color grigio cenere. Infine, il
gruppo melanotusraggruppa cinque sottospecie diffuse
in Australia, Oceania, nelle isole Palau e
nelle Molucche; tutte queste sono caratterizzate da scudo frontale di
piccole dimensioni, da dita corte, da regioni superiori nere o marroni e da
gola e petto di colore viola o blu cobalto; nello specifico, P. p.
melanotus ha gola e petto viola, zone che in P. p. bellus sono
celesti; P. p. samoensis ricorda molto P. p. bellus, ma ha
dimensioni inferiori e regioni superiori di colore marrone-verdastro; P.
p. melanopterus si differenzia da P. p. melanotus e P. p.
bellus per le dimensioni inferiori e le ali meno blu; infine, P. p.
pelewensis ricorda P. p. melanopterus, dal quale si differenzia per i
riflessi verdi sulle regioni superiori e la colorazione viola di ali e petto.
Gli esemplari giovani sono simili agli adulti, ma
hanno il piumaggio meno vistoso; alcuni esemplari mantengono la livrea
giovanile anche in età adulta. I giovani della sottospecie nominale hanno la
faccia, la parte anteriore del collo e il petto di colore grigio chiaro, mentre
la gola è quasi bianca; la colorazione delle ali è identica a quella degli
esemplari adulti, ma le zone di pelle nuda sono di colore più sbiadito.
Sesso:
Habitat:
Il pollo sultano comune occupa
un areale vastissimo, comprendente Europa sud-occidentale e
meridionale, Nordafrica, zone attorno al golfo Persico e mar
Caspio, subcontinente indiano, Asia
sud-orientale, Cina meridionale, Filippine, Grandi e Piccole
Isole della Sonda, Molucche, Australia, Nuova Zelanda, Nuova
Guinea e varie isole del Pacifico occidentale, fino
alla Nuova Caledonia a sud e alle Samoa a est. La specie è
altamente dispersiva, e si ritiene che essa sia stata l’antenata di varie
specie insulari, come l’ormai scomparso pollo sultano di Lord
Howe e le due specie di takahe della Nuova Zelanda. Sulle
isole dove sue specie affini sono scomparse o sono diminuite di numero a causa
dell’interferenza umana, come in Nuova Zelanda o Nuova Caledonia, il pollo
sultano si è stabilito in tempi relativamente recenti.
Parimenti a quasi tutti i membri della famiglia dei Rallidi,
i polli sultani vivono presso l’acqua, fra la densa vegetazione acquatica che
circonda i laghi, gli stagni e le paludi, come pure i corsi d’acqua. Grazie
alle loro lunghe dita sono in grado di camminare sulle ninfee e sulle foglie di
altre piante che crescono sulla superficie dell’acqua. I polli sultani sono
uccelli timidi che si aprono la strada fra l’ammasso della vegetazione dando
colpi di coda a ogni passo che fanno, al pari delle folaghe e
delle gallinelle d’acqua. Nuotano bene e spesso salgono sugli alberi, dove
si appollaiano per la notte.
Alimentazione:
I polli sultani si cibano di piante e di animali.
Mangiano fiori e foglie di piante acquatiche e salgono
sugli alberi per mangiarne le bacche, specialmente le more di gelso.
Mangiano pure molluschi, crostacei e altri piccoli animali che
trovano sulle piante nelle acque basse. Lo studio della dieta dei polli sultani
è in parte facilitato dal fatto che essi si costruiscono delle «piattaforme di
alimentazione», costituite di piante, che molto spesso si trovano ricoperte dai
resti dei loro pasti. Non si sa se tutti i polli sultani si costruiscono queste
«piattaforme di alimentazione», ma è certo che i polli sultani comuni della Spagna meridionale e dell’Australia occidentale le
costruiscono. Questi uccelli si nutrono spesso di girini e
di insetti acquatici; inoltre, si sono spesso ritrovati gusci
di lumache. Infine, macchie di sangue indicano che questi animali si
nutrono anche di sanguisughe. È risaputo che nella Spagna meridionale il
pollo sultano si nutre anche di serpenti d’acqua.
Paese di origine:
Riproduzione:
Generalmente il pollo sultano ha una stagione riproduttiva
ben determinata, ma all’interno del suo vasto areale il periodo varia da una
zona all’altra, in correlazione al picco delle piogge nella maggior parte delle
località , o in estate nelle zone dal clima più temperato. Costruisce il nido
nel fitto dei canneti. Il maschio si esibisce in un elaborato rituale di
corteggiamento, prendendo con il becco ciuffi di erbacce acquatiche e
inchinandosi verso la compagna, il tutto mentre emette dei richiami striduli.
Nelle regioni occidentali dell’areale i polli sultani tendono ad avere
abitudini monogame, mentre in quelle orientali è molto praticata la
nidificazione comunitaria di gruppo. In quest’ultimo caso, questi gruppi
possono essere costituiti da più esemplari di ambo i sessi che condividono un
nido comune o da famiglie «allargate» comprendenti anche «aiutanti»
appartenenti alle nidiate precedenti.
Circa due settimane dopo l’inizio del corteggiamento, le
coppie cominciano a costruire il nido disponendo in pile diverse piante e
fissandole poi a steli di piante acquatiche, così da ancorarlo e anche da
mimetizzarlo. Il nido ha un diametro di 25 cm ed è alto anche 50 cm e
termina con un tetto di 5–8 cm di altezza. Di lato costruiscono una
passerella di 5–6 cm che conduce quasi ad angolo retto entro il nido.
Alcune volte la passerella, anch’essa formata di piante disposte in pile, può
estendersi per 25 cm entro il folto della vegetazione, così da poter
essere utilizzata dai genitori per lasciare il nido inosservati in caso di
pericolo. Più femmine possono deporre nello stesso nido e condividere gli
impegni dell’incubazione. Ciascun uccello può deporre 3-6 uova di
colore variabile dal grigio-giallastro al camoscio-rossastro, ricoperte da
macchioline bruno-rossastre. Un nido comunitario può comprendere fino a 12
uova. L’incubazione dura 23-27 giorni, ed è portata avanti da entrambi i
genitori, così come dagli aiutanti, nel caso fossero presenti. I pulcini,
precoci, sono ricoperti da un fitto piumino nero e sono in grado di lasciare il
nido poco dopo la schiusa della uova, sebbene spesso trascorrano i primi giorni
nel nido. Vengono nutriti da entrambi i genitori (e da tutti i membri del
gruppo) per 10-14 giorni, dopodiché iniziano ad andare in cerca di cibo da
soli.